domenica 21 settembre 2014

Da "amministrazione del fare" a Giunta del "quieta non movere”? - Dieci proposte a costo zero a chi, con fiducia, ho votato nel 2012


Nel 2012 ho votato con fiducia per l’Amministrazione Comunale attualmente in carica, perché convinto che essa, operando nella legalità, sarebbe stata “un’amministrazione del fare”, e quindi capace di restituire a Galatina, almeno in parte, l’antico ruolo di “città”, il quale sembra ormai quasi del tutto compromesso. A distanza di oltre due anni ritengo, perciò, opportuno richiamare l’attenzione di detti Amministratori su alcuni argomenti ed emergenze, che indico qui di seguito, i quali meritano tutti di essere presi in considerazione con sollecitudine.
1°- La necessità di restituire bellezza e decoro a Piazza San Pietro, salotto della Città, mediante la rimozione delle sovrastrutture costruite da privati su suolo pubblico dinanzi ai vari bar; rimozione questa che è anche prevista da una recente legge emanata dal Governo Renzi.
2°- L’urgenza di vietare la “profanazione” della suddetta piazza con manifestazioni richiedenti un palco addossato al sagrato della Chiesa Madre, la cui bellissima facciata barocca viene così “degradata” a far da sfondo a sfilate di moda, a spettacoli canori e di ogni altro tipo, impedendo di fatto che l’intera piazza venga costantemente riservata al godimento sia dei cittadini che dei turisti, che giungono sempre più numerosi (anche in virtù del recente progetto “bridge turistico” tra le città di Lecce e Galatina), fermandosi estasiati ad ammirare le nostre bellezze artistiche.
3°- L’opportunità di disporre definitivamente che tutte le manifestazioni pubbliche, finora effettuate in piazza San Pietro, abbiano luogo in altri spazi dell’abitato; in particolare, quando è previsto l’afflusso di una grande folla, potrà essere utile l’ampio  piazzale, denominato “Area Falcone e Borsellino”, sito al di là di via Tevere, tra via Molise e via Arno, il quale allo stato attuale non potrà più essere sede del mercato settimanale: proprio questo piazzale mediante qualche semplice adattamento potrà essere per sempre la sede di tutti i grandi eventi cittadini.
4°- La necessità di non persistere nella cessione [per un pugno di euro!] di suolo pubblico ad esercizi commerciali privati, poiché le numerose concessioni già date, oltre a creare difficolta ai pedoni che non trovano liberi i marciapiedi, hanno alterato, naturalmente in peggio, l’aspetto architettonico di strade e piazze della Città e per questo andrebbero revocate;
5°- Imporre in modo perentorio la rimozione dei “ruderi” di un distributore di benzina disattivato da anni, che deturpano la nostra bella piazza Alighieri proprio nel punto in cui giornalmente si fermano gli autobus da o per Lecce e paesi della Provincia;
6°- Provvedere alla restituzione di integrità e decoro al piazzale alberato antistante la Stazione Ferroviaria mediante:
· la rimozione dell’obsoleto ed inattivo distributore di carburante “Energia Siciliana”, sito nell’angolo sud-ovest, e del chiosco per giornalaio, anch’esso chiuso e inattivo, che è nell’angolo sud-est;
· la revisione della concessione di suolo pubblico fatta a favore del chiosco-bar, sito nell’angolo nord-ovest, del quale è stata quasi triplicata la superficie coperta con una stabile costruzione in legno (assolutamente non autorizzabile) con pavimento di plastica, che è stata realizzata sotto gli annosi alberi di pino, i quali rischiano ora di seccare.      
7°- Il recupero mediante una pulizia radicale e l’eventuale sistemazione a giardino pubblico della zona triangolare di suolo edificatorio, appartenente al Comune, attigua al nuovo Asilo-Nido e compresa tra viale Don Bosco e via S. Vincenzo de Paoli. Tale zona, essendo  fittamente coperta di alti rovi, che insieme a vigorosi cespugli di oleandro formano un grande ricettacolo per topi ed altre bestiole repellenti, rappresenta un grave pericolo per i bambini che presto frequenteranno  l’Asilo.
8°- Viale Don Bosco è un abituale parcheggio di camion particolarmente all’altezza dei numeri civici  22, 24, 26, 28, 30 e 32, ma coloro che abitano in corrispondenza dei numeri dal 28 al 32 hanno tutti i giorni di fronte alle proprie case da tre a quattro automezzi di grosse dimensioni. Questo può tornare gradito a proprietari dei camion, che abitano al n. 28, ma non a chi abita al n. 32, il quale rinunzierebbe volentieri a “tanto privilegio”; infatti tempo fa ha chiesto l’intervento dei Vigili Urbani, ma gli è stato detto che è il Comune ad essere inadempiente, in quanto non ha provveduto alla realizzazione di una specifica area di parcheggio per camion e pullman. Mi domando: poiché il Comune di Galatina ha a suo tempo ottenuto un cospicuo finanziamento per la costruzione di un ‘megaparcheggio’, che è stato ubicato tra via  Europa e via Ippolito De Maria, in prossimità del Complesso Fieristico, non sarebbe il caso che una sezione dello stesso fosse stabilmente utilizzata come posteggio diurno e notturno di grandi automezzi?
9°- Considerato che è già stato completato il tratto sud-ovest della tangenziale, il quale tratto collega le strade per Sogliano e per Noha a via Gallipoli, è quanto mai opportuno rivedere lo stradario della Città, provvedendo in particolare a togliere dal “limbo” di contrada Notaro Jaco il nome di Beniamino De Maria, unico uomo di Governo galatinese della storia: un nome così importate per Galatina è bene che sia attribuito alla nuova arteria o a parte di essa.
10°- Con il trasferimento del mercato settimanale in via Ippolito De Maria e nei contigui spazi del Quartiere Fieristico è sorto ovviamente il problema di fornire quella zona  di servizi igienici. Nell’immediato sono stati noleggiati tre “bagni mobili” e frettolosamente collocati, uno accanto all’altro, in un piccolo slargo, coperto di rifiuti e poco distante dal punto in cui  ha inizio via I. De Maria, come diramazione della strada per Lecce. Si è così  al massimo della precarietà igienica, poiché chi si trovi nel ‘settore alimentari’ del mercato ed abbia un’impellente “necessità” deve percorrere distanze notevoli, per portarsi praticamente fuori dall’area mercatale. Ma non era evidente l’opportunità di distribuire i tre bagni mobili in tre diversi punti di tale area? Tuttavia, considerato che chissà fra quanti decenni Galatina potrà avere un’area mercatale appositamente costruita, è quanto mai opportuno costruire dignitosi bagni in muratura nel ‘megaparcheggio’, che attualmente ospita un mercato molto frequentato anche da numerosi forestieri.

Si noti che la maggior parte delle proposte avanzate nel presente articolo  sono realizzabili a costo zero ed  in tempi relativamente brevi.
La Giunta Municipale, che non metterà in atto tali proposte o altre similari, non potrà definirsi “amministrazione del fare”, perché sarà di fatto diventata “amministrazione del quieta non movere”.

Pietro Congedo