venerdì 14 giugno 2013

Un eccellente medico galatinese del ventesimo secolo


Nel secolo scorso, specialmente dopo l’avvento del Governo fascista, nell'antico Ospedale Civile di Galatina, amministrato dalla Congregazione di Carità (C.d.C.), si andavano modernizzando i servizi  e la composizione del corpo sanitario.  
Infatti all’inizio del 2°decennio era ancora in vigore nel Nosocomio il Regolamento approvato dalla C.d.C. il 25.08.1908, che prevedeva una “facoltà medica” costituita da un medico, un chirurgo e due assistenti medici (v. art.26) i quali avevano “… l’obbligo di prestare servizio nella sala di chirurgia e cure mediche, che si tengono nell'Ospedale a beneficio dei poveri infermi, di curarli di qualunque malattia fossero affetti, prescrivendo loro le medicine …necessarie, restando vietato di prescrivere medicine di lusso e specialità, massime quando possono queste essere supplite con succedanei (v. art. 29)”.
Ma il 5 marzo 1925 la Giunta Provinciale Amministrativa ( G.P.A.) approvò un nuovo regolamento, elaborato e proposto dalla C.d.C. il 7 dicembre 1924, per il quale il corpo medico era costituito: “…  a) da due titolari, un medico ed un chirurgo; b) da due supplenti od assistenti effettivi; c) da un numero indeterminato di assistenti volontari;…(v. art. 1)”.
Il giovane Sante De Paolis di Angelo, nato a Galatina il 7 marzo 1897, dopo aver conseguito brillantemente la maturità classica  nel liceo ‘P. Colonna’ della propria città, si laureò presso l’Università  di Napoli il 20 luglio 1920 in medicina e chirurgia col massimo dei voti e la lode.
Egli dopo il servizio militare di leva, dal quale si congedò verosimilmente come ufficiale medico, il 5 febbraio 1922 fu nominato ‘assistente’ nell’Ospedale, secondo il sopraccitato regolamento del 1908. Lo stesso, però, nel dicembre 1924 fu confermato in servizio quale  ‘assistente effettivo’ e assegnato al reparto di medicina con l’obbligo di sostituire il direttore medico in caso di assenza, come disposto dall’art.4 del nuovo regolamento.
Il 6 aprile 1928, in seguito alle dimissioni dell’ultimo di una serie di Ufficiali Sanitari Comunali provvisori, il Podestà di Galatina, Domenico Galluccio, trasmise al R. Prefetto l’elenco dei medici galatinesi liberi esercenti (ovvero non dipendenti dal Comune come medici condotti od altro), dei quali soltanto due, il dr. Sante De Paolis e il dr. Ernesto Vernaleone, avevano frequentato il 1°Corso Complementare di Igiene Pratica per Ufficiali Sanitari, tenutosi nell’Università di Firenze.

Successivamente il R. Prefetto di Lecce decretò quanto segue: 
«Il dottor De Paolis Sante fu Angelo di anni 31 è provvisoriamente incaricato delle funzioni di Ufficiale Sanitario del Comune di Galatina a partire dal 1° maggio prossimo e con l’annuo assegno stabilito in bilancio.  Il Podestà di Galatina è incaricato della esecuzione del presente decreto.
Lecce, 24 aprile 1928                                                                                                     Il Prefetto - F.to Negri
»
Per  effetto di tale provvedimento prefettizio il dr. De Paolis ebbe prima un’incarico provvisorio di Ufficiale Sanitario di Galatina  dal 01.05.1928 al 09.05.1929.
L’incarico definitivo per lo stesso ufficio gli fu poi conferito dal R.Prefetto il 10.05.1929, con decreto n. 1215, e dal Podestà di Galatina con deliberazione n. 59 / 11.05.1929. 
Così l’Ufficio Sanitario della nostra Città ebbe per la prima volta un direttore titolare.  
Intanto il Governo fascista, nell'intento di adeguare al nuovo corso politico anche le Opere Pie,  con la legge n.413 / 04.03.1928 aveva disposto che  la C.d.C. fosse costituita da un Presidente, assistito dal cosiddetto Comitato dei Patroni, che era composto da 4 membri ed aveva attribuzioni esclusivamente consultive. Sia il Presidente che i Patroni erano nominati direttamente dal Prefetto.
Pertanto toccò al Presidente Fedele Sambati effettuare, sentiti i Patroni, la stesura di un nuovo ‘regolamento sanitario dell’Ospedale’ (il terzo imposto dal Regime nell’arco di 10 anni), che entrò in vigore nel 1934. Questo fra l’altro disponeva: 
“ a] Il corpo medico è costituito: 1) da tre titolari: un medico, un chirurgo ed un dirigente di laboratorio batterologico; 2) da tre assistenti effettivi; 3) da un numero indeterminato di assistenti volontari;…(v. art. 1).
   b] Il medico, il chirurgo ed il dirigente di laboratorio sono direttori del proprio reparto; a ciascuno di essi è affidato il materiale del reparto al quale è preposto.(Art. 3).
   c] Dei tre assistenti effettivi, uno è assegnato al reparto medico, gli altri due al reparto chirurgico… . (v. art. 4).”
Gli Amministratori dell’Ospedale di Galatina, che sin dal 1930 avevano provveduto all'acquisto di apparecchiature per semplici esami clinico – chimici, soltanto il 28 giugno 1936 istituirono un vero e proprio laboratorio batteriologicoa dirigere il quale fu provvisoriamente incaricato  il dr. Sante De Paolis, il quale, essendo retribuito come assistente effettivo, non avrebbe ricevuto alcun compenso aggiuntivo e, cosa importante, era nella possibilità di usare apparecchi di sua proprietà, tra cui il microscopio, che la C.d.C. non era in grado di acquistare a causa dell’elevato costo.
Il 26 febbraio 1940, in seguito alle dimissioni del dott. Carmine D’Amico da Capo-reparto di medicina e da Direttore Sanitario, l’E.C.A. [Ente Comunale di Assistenza, subentrato nel 1937 alla C.d.C. nella gestione dell’Ospedale] attribuì in via provvisoria al dr. Sante De Paolis anche la Direzione dell’Ospedale, con l’assegno annuo di £ 440.
Dopo il bombardamento dell’aeroporto di Galatina, avvenuto il 2 luglio 1943, l’E.C.A. avviò con appositi fondi ministeriali l’erogazione di un’indennità giornaliera di £ 22 ad ogni dipendente del Nosocomio “a risarcimento dei danni dovuti ad offese nemiche”, dalla quale erogazione erano però esclusi tutti i medici. Perciò il dr. Sante De Paolis, in qualità di direttore sanitario, avanzò un’esplicita richiesta per un contributo straordinario ai sanitari. 
Il 30 giugno 1943 detta istanza fu presa in esame dal Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) dell’Ente, il quale s’impegnò di  prender in considerazione le possibilità di bilancio ai fini della concessione del beneficio richiesto e, nello stesso tempo, espresse compiacimento e lode al dr. De  Paolis per l’opera assidua ed intelligente che egli svolgeva a favore degli infermi.
In data 3 giugno 1949 il C.d.A. presieduto dal colonnello Pietro Gaballo, nel rispetto dell’art.7 del Regolamento Sanitario, che fra l’altro disponeva testualmente “ L’ammissione del personale effettivo è fatta per concorso e soltanto per titoli (sic)…”,  procedette alla sistemazione definitiva esclusivamente del dr. Sante  De Paolis, direttore sanitario dal 1940 (e in servizio nell'Ospedale dal 1922), e del prof. Donato Vallone, capo-reparto di chirurgia dal 1933, mentre tutto il rimanente personale continuava ad essere ritenuto, come sempre, incaricato provvisoriamente.
Dal marzo 1954 al gennaio 1957 l’E.C.A. (e quindi l’Ospedale) fu gestito dal Commissario Prefettizio, dott. Gaetano Laforgia, il quale nominò provvisoriamente capo-reparto di medicina il prof. Luigi Capani. Questi assunse servizio il 1° gennaio 1955, ma il dr. Sante De Paolis conservò l’incarico di direttore sanitario e, come tale, nel settembre 1955 fece parte della Commissione esaminatrice del 1°concorso pubblico nella storia del Nosocomio, che riguardava l’assunzione di un’ostetrica e fu vinto dalla sig.ra Carmela De Benedittis.
Il 15 gennaio 1955 il neolaureato dr. Angelo De Paolis, figlio del dr.Sante, fu nominato assistente volontario e assegnato al reparto di medicina, con particolare attribuzione al  gabinetto batteriologico, per il quale era stato finalmente acquistato un microscopio Zeiss, completo di accessori, per £ 327.540.
Il dr. Sante De Paolis alla fine del 1° semestre  del 1956 presentò domanda di dimissioni da direttore sanitario dell’Ospedale, carica questa dichiarata incompatibile con quella di Ufficiale Sanitario Comunale di ruolo da lui stesso ricoperta. Il 2 luglio il Commissario G. Laforgia ne prese atto ed avviò la procedura per la liquidazione all’interessato dell’indennità di buonuscita ammontante a £ 396.000, pari ad uno stipendio per ognuno dei 33 anni di servizio prestati.
Da quanto sopraesposto si evince che il Nostro è stato un antesignano in tutti i ruoli rivestiti: primo ‘assistente effettivo’ dell’Ospedale (1924); primo ‘ufficiale sanitario comunale’ fornito di titolo specifico (1928); primo ‘dirigente del laboratorio batteriologico ospedaliero’ (1936); primo ‘direttore sanitario con sistemazione definitiva’(1949); membro della commissssione esaminatrice del 1°concorso bandito dall’Ospedale (1955) ed, infine, primo dipendente di ruolo del Nosocomio  ad essersi dimesso dopo 33 anni di ininterrotto servizio (1956).
Ma dopo tali dimissioni il dr. Sante De Paolis continuò a dirigere con grande autorevolezza l’Ufficio Sanitario Comunale e, soprattutto, a dedicarsi con passione, diligenza e successo non comuni all'esercizio privato della medicina generale. In questa veste è stato direttamente conosciuto e molto apprezzato anche dalla famiglia dello scrivente.
Da Ufficiale Sanitario andò in pensione per raggiunti limiti di età, ma privatamente con immutata dedizione continuò l’attività di medico di base finché le forze glielo consentirono. 
Il dr.Sante De Paolis morì a 85 anni nel 1982.
Dalla Sua scomparsa è trascorso ormai più di trentennio e Galatina nulla ha ancora fatto per ricordarlo, non sarebbe opportuno almeno intitolare al suo nome una strada della Città ?
Pietro Congedo